giovedì 11 febbraio 2010

FERROVIE E TANGENTI. LE INTERCETTAZIONI

" Il generale? Lo faccio chiamare io "

Il banchiere: " Ho telefonato a Cesare e gli ho detto: con quell' alto ufficiale sei ancora amico? "

------------------------- PUBBLICATO ------------------------------ LE INTERCETTAZIONI TITOLO: "Il generale? Lo faccio chiamare io" Il banchiere: "Ho telefonato a Cesare e gli ho detto: con quell' alto ufficiale sei ancora amico?" - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - "Ho chiamato Previti e gli ho detto: te con Angioni sei ancora amico?". Spunta il nome dell' ex ministro della Difesa, Cesare Previti, nelle intercettazioni di Francesco Pacini Battaglia. Oggetto: una trattativa per la vendita di armi al Kuwait, per la quale sarebbe stato chiesto a Previti di "esercitare pressioni sul generale Angioni". L' intreccio evidenzierebbe rapporti del banchiere per traffici internazionali di armi con un certo "Omar, un importante faccendiere che aspira al governo della Libia", oltre a tentativi di contattare esponenti politici per ottenere favori di vario genere. Le circostanze emergono dall' ordinanza di custodia cautelare contro Pierfrancesco Guarguaglini, amministratore delegato della Oto Melara, e Pacini Battaglia, nel filone dell' inchiesta di La Spezia che riguarda le armi. Dalle intercettazioni ambientali riportate nell' ordinanza, emerge tra l' altro, scrivono i magistrati, "la commistione tra personaggi istituzionali e faccendieri al fine di ottenere la sottoscrizione dei contratti per la fornitura degli armamenti". Lo aiuti, ora o mai piu' Incontro tra Pacini Battaglia e Guarguaglini, 22 gennaio ' 96. Pierfrancesco Guarguaglini: "Poi ehh.. io il 26 vedo Angioni e quindi gli voglio proporre il Kuwait. Se poi non... e gli dici qualcosa tu... facilita". Pacini Battaglia: "Glielo faccio telefonare subito dal suo grande amico che e' diventato, e bisogna che lo chiami oggi: telefonare Cesare (annotano gli investigatori: verosimilmente Cesare Previti, ndr)". Conversazione tra Pacini e Guarguaglini, 2 febbraio. P.B.: "E poi a me m' ha detto perche' io ti... perche' te stamattina andavi da Angioni perche' io poi non... non ci capisco nulla in queste cose, ho chiamato Previti e gli ho detto: te con Angioni sei ancora amico?... cinque o sei giorni fa... perche' in questa confusione... m' ha detto: sono amicissimo. Dico guarda che... Angioni... venerdi' mattina vede Piero (Guarguaglini, ndr)... per favore lo aiuti perche' tanto poi... si puo' anche non fare piu' nulla, ho detto a Previti, ma ormai dato che si era preso degli impegni con...". Nelle intercettazioni emergono poi vari riferimenti a Finmeccanica, alle possibilita' di Guarguaglini di andare a capo dell' Alenia e alla situazione politica. Il 12 gennaio ' 96, tra l' altro, i due indagati scambiano questa conversazione. P.B.: "...trovo che nella Finmeccanica c' e' un tale casino in questi giorni che non ho... non ho nessuna idea di che cosa Prudente si... stia li' ad aspettare... cioe' io credo che fondamentalmente Finmeccanica non si sia... non si sia preso nessuna decisione con Dini che e' cascato, si sia in un mare magnum, non so se ti sei reso conto in quale casino...". Parla a bassa voce P.G.: "Secondo te come va a finire?". P.B.: "Di Dini?". P.G.: "... parla a bassa voce queste cose qui". P.B.: "Ah senti. O riesce il Polo e l' Ulivo... diciamo il Polo e Ulivo diciamo D' Alema e Berlusconi a trovare un accordo per fare un governo che va a febbraio del ' 97, che potrebbe farlo per presidente Dini... la mia idea puo' darsi che sia sbagliata o senno' fanno un governo istituzionale con Scognamiglio presidente... finche' dura tre mesi e votano a marzo... a maggio... se fanno un governo istituzionale Dini va a fare il ministro degli Esteri, questo te lo dico io". P.G. (parla a bassa voce): "Non ministro (...) Tesoro (...) Esteri no?". P.B.: "No, poiche' voglian mettere un... una correlazione col discorso del... del semestre europeo". P.G.: "La Susanna (Susanna Agnelli ndr) sara' dispiaciuta...". P.B.: "La Susanna e' incazzata che non parla, ma dato che... ci siamo parlati due giorni fa e i problemi... e' tutto fatto perche' Dini... ". Infine, in una intercettazione del gennaio del ' 96, durante una discussione su vari argomenti legati alle commesse di armi, Guarguaglini e Pacini Battaglia fanno riferimento alla possibilita' di ottenere un incontro con l' onorevole D' Alema, citando alcuni possibili intermediari.




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(21 settembre 1996) - Corriere della Sera

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